quinta-feira, março 09, 2006

Antonio Merlo- Boa indicação do estágio em Rimini- Por cá o silêncio

In site da Federação italiana:
Tre giorni di stage in quel di Rimini, agli ordini di Antonio Merlo, per verificare lo stato d forma di tutti gli azzurri e per impostare il lavoro in vista degli importanti appuntamenti che vedranno coinvolti gli atleti italiani nei prossimi mesi. Particolarmente soddisfatto il Commissario Tecnico che ha potuto trarre buone indicazioni da questo raduno. “Sotto il profilo tecnico-sottolinea Merlo-i ragazzi hanno lavorato molto bene, è evidente che c’è da migliorare la condizione atletica per trovare la forma migliore e per raggiungere il massimo del rendimento. Sono comunque soddisfatto perché tutti si sono presentati in buone condizioni, dandoci ulteriori conferme sulla loro competitività ai massimi livelli.”
A luglio l’Italia ospiterà i Campionati Europei, sarà quello l’obiettivo primario della stagione?
“Euro Roller è indubbiamente un appuntamento importante nel quale, gareggiando in casa, abbiamo il dovere di ben figurare. Per questo, rispetto a quanto avviene di solito, ci presenteremo con la squadra titolare. Roberto Riva e Tanja Romano, tanto per fare dei nomi, saranno certamente in pista,così come tutti migliori.”
Da cosa è stata determinata questa scelta?
“Ritengo che rispetto al passato la nostra nazionale abbia fatto registrare un lieve calo di livello. In precedenza la differenza fra la squadra A e la squadra B era estremamente labile, oggi non è più così e questo, proprio perché siamo il Paese ospitante dell’Europeo, ha orientato le nostre decisioni.”
Facciamo un chek up al movimento del pattinaggio artistico italiano.
“Siamo soddisfatti per l’aumento dei tesserati e per la crescente popolarità del nostro sport. Riscontro però una minore propensione al sacrificio da parte dei giovani. Il nostro sport richiede allenamenti duri, dispendio di energie fisiche e mentali, e non so se le nuove generazioni abbiano le stesse motivazioni di quelle che le hanno precedute.”
Andiamo a ricercarne i motivi.
“Credo sia anche un fatto legato agli stimoli. Il nostro sport, purtroppo, offre poca vetrina e pochi guadagni. Non abbiamo neanche l’obiettivo olimpico per motivare i ragazzi e questo non è facilita il nostro lavoro.”
E’ dunque pessimista per il futuro.
“Pessimista no, fra i cadetti e jeunesse abbiamo qualche buon talento che può crescere e affermarsi, a condizione che si impegni con costanza e applicazione. Le verifiche sui più giovani che abbiamo avuto a Rimini sono state comunque buone. Qualche problemino in più lo abbiamo in campo femminile dove c’è molto da lavorare.”
Le recenti Olimpiadi Invernali, e la popolarità raggiunta dal pattinaggio su ghiaccio, non pensa che possa sottrarre tesserati alle nostre discipline.
“Al contrario, credo che siano state un volano importante. Sono in molti che si avvicinano al pattinaggio e di conseguenza salgono sui pattini a rotelle. Dovremo essere bravi a gestire l’incremento di praticanti per allargare la base dei tesserati.”
Per campioni affermati non pensa che la possibilità di partecipare alle Olimpiadi possa essere un richiamo forte verso il pattinaggio su ghiaccio.
“Non credo sia semplice il passaggio dalle rotelle al ghiaccio, un atleta, anche molto bravo, deve lavorare molto per riuscire a cambiare disciplina. E poi in Italia c’è l’handicap delle piste, non i tutte le regioni si trovano impianti per allenarsi.”
Un modo elegante per dire, i campioni sono nostri e ce li teniamo stretti. Il pattinaggio artistico, ne siamo certi, regalerà altre soddisfazioni e altri trionfi a tutto lo sport italiano.
Luca Montebelli
Ufficio Stampa FIHP
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